Cronache di una Celiaca

Metti un celiaco a cena


Ho impiegato un po’ di tempo prima di decidermi a scrivere questo post, che poi è un sassolino che voglio togliermi da quando ho scoperto di essere celiaca e che è stato il motore del mio blog. Quindi polemica o no, vi apro il mio cuore e permettetemelo, mi faccio anche portavoce di tanti amici celiaci che proprio non sopportano alcuni comportamenti.

Spesso mi chiedono come siano cambiate la mia alimentazione e le mie abitudini dopo la diagnosi di celiachia, cosa posso mangiare, cosa no, se mi mancano i prodotti glutinosi…

Ma la domanda tanto temuta è sempre e solo una: “questa sera a cena da me, ok?

:/ Allora, chiariamo una cosa, anche due o tre.

Se mi inviti a cena e NON sai che sono celiaco 

Magari non conosci la celiachia e ovviamente non ti chiedo di preparare il menu senza glutine dello chef Marco Scaglione, perciò non ti accuso di avere una mancanza nei miei confronti.

Sfoderando il mio sorriso migliore e portando in borsa anche un bel po’ di pazienza, prima di uscire ho già mangiato qualcosa, oppure compro un trancio di pizza take away nell’unica pizzeria senza glutine della città, oppure a casa tua mi porto direttamente il mio kit di sopravvivenza, perché non si sa mai.

In base alle mie esperienze precedenti, la cena è incentrata solo ed unicamente su di me, con domande e sguardi incerti sulle mie “strane” abitudini alimentari, e vengo vista come un’aliena con la spiga barrata sulla pancia e non come una persona del tutto normale.

Tediata per l’interrogatorio che sono costretta a subire, mentre sei intento a portare in tavola il cenone di Natale, a casa tua potrò mangiare solo i miei tarallini (quelli del kit) o il panzerotto acquistato poco prima, associati all’unico elemento senza glutine sulla tua tavola: la Coca Cola.

Allora alla domanda “questa sera a cena da me, ok?“, ti rispondo così: “certo nessun problema (tanto non lo immagini, ma vengo già mangiato, come direbbe Maccio Capatonda)”.

Se mi inviti a cena e SAI che sono celiaco

Mi racconti che ogni giorno al supermercato trovi tantissimi cartellini senza glutine qui, senza glutine lì, che la celiachia è ovunque, che sogni i celiaci anche di notte, che hai addirittura incontrato nel corridoio delle farine Marco Scaglione che ti ha consigliato di acquistare i mix della NutriFree e bla bla bla.

Il tuo “vieni gia mangiato?” mi fa sorridere, ma anche un po’ arrabbiare.

Perché per galateo (ed educazione aggiungerei) se mi inviti a cena a casa tua, e conosci (seppur non nei dettagli, ma sei ben informato) la celiachia, un tagliere di prosciutto crudo (naturalmente privo di glutine), una crudité di verdure, un’insalata, una mozzarella caprese dovresti farmela trovare, ma dai per scontato che io debba o cenare prima a casa mia o portarmi qualcosa a casa tua.

Giustificazioni del tipo “non sapevo cosa cucinare per te“, “non volevo contaminare nulla“, oppure “ah scusa non ho preso niente per te“, “ah pensavo ti portassi qualcosa da casa”, oppure “ah ho dimenticato che non puoi mangiare nulla” non esistono né in cielo né in terra, perché sei stato tu ad invitarmi, sai che sono celiaco, ti ergi ad esperto delle intolleranze alimentari, sai che in città ci sono pizzerie senza glutine… E io a casa tua devo venire giàmmmmmmangiato???

E non si tratta di voler fare le vittime della celiachia, che seppur fastidiosa, è limitante solo nella testa di tante persone. Non è colpa mia se devo mangiare in un certo modo e non ho altre scelte, quindi se mi inviti abbi un minimo di tolleranza nei miei confronti.

Ovviamente i fattori che creano situazioni di questo tipo sono tanti, dalla confidenza che si ha con chi ci ha invitati a cena, alla poca (e superficiale) informazione, e spesso al disinteresse.

Nell’ 80% dei casi mi succede quello che vi ho raccontato. Per fortuna però quel 20% che mi invita a casa mi ospita senza problemi e servendomi una cena con i fiocchi, con semplicità e senza troppe preoccupazioni, perché in primis mi tratta come una persona normale, magari mi ha anche chiesto dei consigli e dei suggerimenti sulla cena da preparare essendo la diretta interessata, e quei famosi prodotti con la scritta SENZA GLUTINE me li ha anche serviti in tavola…

Siamo semplicemente celiaci, ed un invito a cena (se fatto con piacere) non deve trasformarsi in una tragedia greca.

Mi rivolgo soprattutto ai neo diagnosticati: all’inizio ci resterete malissimo, perché in fondo non avete fatto niente di male ma verrete trattati (quasi sempre) come dei punti interrogativi dai quali in tanti prenderanno le distanze.

Con il tempo però (io ci ho impiegato due anni) imparerete ad essere più furbi e superiori di altri e a non aspettarvi mai niente da nessuno, perché l’invito a cena lo accetterete sempre e comunque, ma non saranno certo le mancanze o la superficialità di alcune persone a rovinare un momento di condivisione e di serenità come può esserlo una cena…

Cronache di una celiaca… To be continued 😉

18 pensieri su “Metti un celiaco a cena”

  1. Io se dovessi invitare un celiaco a cena farei una cena che vada bene per tutti, un risotto e un secondo di carne o di pesce con verdure andrebbe più che bene!
    Mio marito e’ intollerante al lattosio e uova e’ molto ma molto peggio mangiare in giro…

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  2. Hai fatto bene a esprimere i tuoi pensieri. Aggiungo solo questo: in qualche occasione ho avuto ospiti amici celiaci e non ho avuto nessun problema a cucinare un pasto completo senza glutine (riso, verdure, carne ecc, la varietà è ampia). Anni fa, quando i prodotti per celiaci erano poco diffusi, chiedevo solo di portarsi il pane. Insomma chi fa la fa tanto difficile ha davvero poca fantasia!

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  3. Ciao cara, innanizitutto complimenti per il tuo modo di scrivere e per la tua ironia innata. Fatti i complimenti mi sento di raccontarti la mia esperienza.Ho fato il liceo in un convitto, non dormivo lì ma prevedeva il pranzo in mensa, per ben 5 anni mi si è chieato come potevo mangiare quella robaccia li??!! Tanto ero esausta di questo che per tutti e 5 anni non sono mai andata a cena fuori. Nom era diventato un problema solo psicologico: quando c’erano persone che non conoscevo tra i commensali mi si chiudeva lo stomaco e avevo urti di vomito. Sono passati molti anni prima di superare questo disagio, fortunatamente ho avuto un ragazzo che mi ha fatto sentire normale, i suoi amici altrettanto tanto da prepararmi cene con i fiocchi e farmi trovare birra senza glutine a tavola ed ho conosciuto persone super carine che quando vado da loro anche per un semplice caffè mi fanno trovare dei biscottini senza glutine. Ormai tutti i miei amici posseggono un pacco di pasta senza glutine. Penso che questo sia cambiato grazie alla qualità dei prodotti, alla conoscenza e anche alla fortuna di trovare qualcuno che non sia terrorizzato dalla CONTAMINAZIONE MALEFICA!! 😆

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    1. Grazie mille Barbara 😉 tu che sei celiaca da molto più tempo di me avrai sicuramente colto molto più di altri i miei pensieri e le mie “critiche”. I tuoi amici hanno avuto la sensibilità giusta per capire che non siamo poi così diversi, e poi scommetto che sono i primi ad assaggiare i nostri prodotti 😉 un abbraccio!

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      1. Si finisco i miei prodotti senza pietà ahahah
        ma ho passato anch’io anni con gente ignorante,ricordo ancora quando uno mi disse ‘non mi attaccare la tua malattia’ aveva 16 anni e di celiachia ancora non se ne parlava,forse non era colpa sua, ma neanche io avevo colpe. Fortunatamente ora tutti sanno cosa sia, se pur nessuno sappia bene nominarla ahaha

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  4. Grazie, Alessandra, per l’interesse che hai dimostrato per il mio blog. Ovviamente non tutte le mie ricette saranno adatte a te, ma riuscirai senz’altro a prendere qualche spunto che con le opportune modifiche riprodurre alcuni dei piatti che ti sono piaciuti.
    LO STESSO DOVREBBE FARE ANCHE CHI TI INVITA A CENA SENZA ESSERE IN GRADO DI METTERE INSIEME UN MENÙ PERFETTO PER TUTTI I COMMENSALI!
    Ci sono realmente molti menù adatti all’intera tavolata assolutamente squisiti e non discriminanti, peccato che i tuoi “amici” non ne tengano conto…
    A presto e ancora grazie.

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    1. Buonasera Silvia 🙂 le tue ricette oltre ad essere davvero interessanti sembrano anche buonissime, e sicuramente riproporle nella mia versione senza glutine non sarà difficilissimo (spero!). Ti contatterò se dovessi avere bisogno di aiuto 😉
      Come mi hai scritto anche tu, in molti ancora non comprendono quanto sia semplice averci a cena con un menu che possa andar bene per tutti… però se ne parla sempre di più di noi celiaci, quindi speriamo che alcune cose possano cambiare quanto prima 😉
      Un abbraccio, Alessandra

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  5. Anni anni e anni fa ho conosciuto una ragazza celiaca e ricordo che si portava il suo cestino ogni volta che uscivamo a cena 😱😱 poverina mi faceva una tenerezza. Per fortuna quei tempi bui sono passati, ora c’è più informazione e sinceramente mi stupisco di gente che sapendo che tu sei intollerante al glutine possa essere così stolta nel non prepararti nulla! Dai non posso crederci 😬😬😬. Io non ho per il momento amici celiaci, quindi non sono attrezzata, ma ti assicuro che quando ti inviterò ti preparerò una cenetta con i fiocchi! 😄😄

    Ps: grazie x essere passata dal mio blog 😉

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