Cronache di una Celiaca

Progetto Alimentazione Fuori Casa: perché certificarsi con AIC


Il SENZA GLUTINE è ormai sulla bocca di tutti, e anche nei piatti. Ma con quali garanzie?

Molto spesso mi è capitato di “sorprendere” alcuni ristoratori manipolare prodotti senza glutine, destinati a noi celiaci (non confondiamo con l’intolleranza al glutine, perché la nostra è una patologia), senza la minima conoscenza delle regole basilari di cui questi prodotti necessitano. Il risultato è stato sempre la classica e tanto temuta contaminazione.

Nella maggior parte dei casi questi ristoratori fanno tutto da sé, perché ormai la celiachia attira clienti, come fosse una vera e propria moda. Sfornano pizze, cucinano la pasta, preparano il pane, ma tutto assolutamente per “sentito dire” e solo per accontentare le richieste di tanti, o di qualcuno che si finge celiaco.

Per fortuna però ci sono tanti altri ristoratori più seri e sicuramente più sensibili a questa patologia, che si sono CERTIFICATI con l’Associazione Italiana Celiachia. (GRATUITAMENTE).

L’AIC infatti porta avanti da anni il Progetto Alimentazione Fuori Casa (AFC). Ecco di cosa si tratta:


cattura

Il Progetto Alimentazione Fuori Casa nasce dall’esigenza dell’Associazione Italiana Celiachia di creare una catena di esercizi informati sulla celiachia che possano offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci.

Il Progetto Alimentazione Fuori Casa ha diverse componenti:
Progetto Ristorazione (Ristoranti, Pizzerie, Trattorie, Osterie, Alberghi, Hotel, Summer Camp, Village, Case Vacanze, Bar/Caffetterie, Bar/Tavola Calda, Paninoteche, Pub, Creperie, Enoteche, Catering, Sale Ricevimenti).
Progetto Gelaterie
Progetto Colazione
Progetto B&B
Progetto Barca a Vela
Progetti Speciali (Alimentazione in Viaggio, Coop. D.O.C., Soggiorni estivi, Crociere, Grom Gelaterie, Vending).

Ad eccezione dei Progetti Speciali, che prevedono percorsi particolari, essere un esercizio della catena significa:
– avere partecipato ad un Corso Base organizzato dalle AIC Regionali e/o da enti da AIC Onlus riconosciuti, sulla celiachia e sull’alimentazione senza glutine;
– avere ultimato la formazione con successivi incontri/corsi a cura dell’AIC Regionale;
– ricevere il materiale informativo dell’Associazione;
– consentire controlli periodici da parte dell’AIC Regionale;
– utilizzare prodotti tra quelli:

  • della categoria permessi (naturalmente senza glutine e non a rischio per i celiaci);
  • con notifica ministeriale, inseriti nel Registro Nazionale degli Alimenti senza glutine del Ministero della Salute con claim “dietetico senza glutine”;
  • presenti nel Prontuario degli Alimenti AIC – ultima edizione;
  • di uso corrente con claim “senza glutine”;
  • con marchio Spiga Barrata rilasciato da AIC
  • attuare procedure per evitare la contaminazione da glutine dal processo di lavorazione sino:

a. al servizio a tavola della pietanza (Progetto Ristorazione);
b. alla distribuzione del gelato (Progetto Gelaterie);
c. al servizio a tavola della colazione (Progetto B&B, Hotel e Bar);
d. al servizio d’asporto*

Come è possibile entrare a far parte del Network AIC di strutture informate sull’alimentazione priva di glutine?

Per entrare a far parte del Network Alimentazione Fuori Casa è necessaria la frequenza, da parte del titolare di ogni struttura e del cuoco/pizzaiolo/gelatiere, ad un Corso base.
I Corsi (solitamente di mezza giornata) sono organizzati su tutto il territorio regionale direttamente da AIC Puglia, ma ha una analoga struttura formativa con materiale didattico elaborato a livello nazionale.
Successivamente al Corso d’informazione, l’AIC effettua un’attività di verifica ed approfondimento dei concetti presentati durante il Corso, ad opera dei Tutor AIC, che si conclude con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa fra AIC Puglia e struttura. Periodicamente le strutture del Network AIC vengono monitorate da Tutor AIC.
Alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, consegue l’inserimento del locale negli elenchi presenti nel sito dell’Associazione Nazionale AIC http://www.celiachia.it , sulla “Guida per l’Alimentazione Fuori Casa” edita quadrimestralmente ed inviata a tutti i soci, nel servizio telefonico 89.24.24. e tramite le applicazioni per cellulari I-Phone e Android.
L’esercente che desideri far parte del Network AIC potrà inviare una mail, allegando apposito modulo compilato con i dati della sua struttura, alla Segreteria cliccando sul seguente link segreteria@aicpuglia.it.

[Fonte: aicpuglia.it]


Essendo io stessa celiaca, socia dell’Associazione da quando ho scoperto di esserlo e dal 2016 anche Tutor AIC, invito tutti i ristoratori di Taranto e provincia a farsi avanti (è tutto gratuito!).

Per qualsiasi informazione e per iscriversi al corso potete contattare quindi direttamente l’AIC Puglia, me tramite la mail cronachediunaceliaca@gmail.com o gli altri due importanti referenti su Taranto, Cataldo Littorio ed Elena Santoro (trovate tutte le info sul sito).

2 pensieri su “Progetto Alimentazione Fuori Casa: perché certificarsi con AIC”

  1. Una iniziativa più che lodevole alla quale spero partecipino in molti e che mi auguro possano copiare anche altri.
    Come sempre hai detto benissimo, non si tratta di moda, ma di una vera e propria patologia che mette a serio rischio la salute se non gestita correttamente, di nuovo bravi tutti gli organizzatori!

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