Cronache di una Celiaca

Il kit di sopravvivenza del celiaco fuori casa


La vita del celiaco non è sempre semplice, soprattutto quando si trova a dover affrontare colazione, pranzo o cena fuori casa.

Se prima era abituato a trovare qualsiasi cosa in qualsiasi posto, dal trancio di pizza al primo piatto take away, ora si trova davanti ad alcune possibili scelte:

  • restare a digiuno e mangiare direttamente al ritorno a casa (dai, non esageriamo)
  • cercare uno dei locali del circuito dell’Aic nelle vicinanze (se esiste e se è aperto quando ne ha bisogno)
  • accontentarsi di una semplice insalata (che si trova più o meno ovunque richiedendo massima attenzione per evitare contaminazione) o di una fettina di carne
  • …oppure portarsi in giro il KIT DI SOPRAVVIVENZA del celiaco fuori casa!

In questi due anni ho imparato che al celiaco nulla è dovuto, non siamo persone privilegiate solo perché celiache, ma dobbiamo ritenerci più astute di altre. Non troviamo la soluzione quando siamo fuori casa? Basta crearla da soli.

La celiachia può diventare una variabile principalmente quando siamo fuori, alla fine è così, magari un giorno ci renderemo conto di mangiare effettivamente in modo più sano rispetto alle persone “glutinose“, e che è una condizione limitante solo nella nostra testa, ma non possiamo farci nulla, nessuno l’ha cercata o voluta, teniamocela e pazienza.

Insomma, all’università, in ufficio, a pranzo o a cena con i colleghi, invitati a casa di amici o parenti (questo è un argomento particolarmente scottante che mi fa ancora arrabbiare, ne parlerò in un post dedicato) o in viaggio, il kit di sopravvivenza è davvero una salvezza per tutti i celiaci, perché non sempre è facile trovare un posto che possa rispondere alle nostre esigenze (e non certo per capriccio come molti pensano, non mi stancherò mai di dirlo).

Personalmente mi organizzo così:

  • se esco per un aperi/pranzo/cena, non possono mai mancare nella borsa uno (ma anche due o tre) pacchetti di tarallini, crackers di riso, gallette di mais  e cose del genere per poter accompagnare insalate o taglieri (che siano sempre senza glutine, chiediamolo prima!)
  • se devo presenziare a manifestazioni, eventi ecc. preferisco mangiare prima a casa, nell’eventualità di non trovare nulla (succede sempre così), almeno avrò la pancia piena
  • lo stesso per quando viaggio, il mio kit comprende di tutto: dal salato (crackers, taralli, salatini, patatine) per pranzo/cena fuori, al dolce (biscotti e brioches) per la colazione.

…e se qualcuno ci guarda con aria un po’ stranita? Rispondiamo con un adeguato “chisssssene….” !!

Insomma, il celiaco fuori casa può mangiare comunque sereno, basta solo accontentarsi un po’ ed organizzarsi nel modo più semplice 😉

4 pensieri su “Il kit di sopravvivenza del celiaco fuori casa”

  1. ciao, mi ritrovo in quello che racconti.. stessi problemi e soluzioni simili!
    Ormai quando esco di casa sia per andare al lavoro che in qualunque altro posto porto sempre con me la fedele busta di stoffa con frutta, frutta secca e altro da sgranocchiare!
    Dopo anni di ricerche a riguardo c’è ancora tanta ignoranza e poca organizzazione nei locali. Ma noi siamo più furbe 🙂 !

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  2. ho condiviso il tuo post…perchè racconti con serenità la condizione di celiaca….spero che mia figlia ti legga….capendo che non c’è niente di male a portarsi cose da mangiare quando si esce…in modo da non penalizzare la socialità

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    1. Grazie mille Eloisa 🙂 io ci ho impiegato un po’ ad abituarmi all’idea, spero che anche tua figlia possa capire che essere celiaci non ci rende poi tanto diversi dagli altri, ma forse più speciali ed organizzati in ogni occasione 😊 un abbraccio!

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